L’Iran minaccia un attacco “definitivo e doloroso” contro Israele, con una possibile escalation prima delle elezioni USA.
Le tensioni tra Israele e Iran sono nuovamente alle stelle dopo gli ultimi attacchi aerei israeliani del 25 ottobre. Secondo una fonte iraniana di alto livello riportata dalla CNN, l’Iran sta pianificando una risposta “definitiva e dolorosa” contro Israele, con la possibilità di un attacco prima delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, previste per il 5 novembre.
La situazione, già critica, potrebbe quindi subire un’ulteriore escalation, coinvolgendo anche Washington, che ha dichiarato pubblicamente il proprio sostegno alla difesa dello Stato ebraico.
Le dichiarazioni dell’Iran e il rischio di un attacco imminente
Secondo una fonte vicina al governo iraniano, l’attacco a Israele sarà “doloroso”, evidenziando l’intento della Repubblica Islamica dell’Iran di rispondere in modo deciso alle recenti operazioni militari israeliane.
Sebbene non sia stata annunciata una data esatta, la fonte ha suggerito che l’azione potrebbe avvenire prima delle elezioni americane. Un evento di particolare importanza per l’Iran. L’attuale contesto geopolitico aumenta infatti le speculazioni su come la reazione di Teheran potrebbe incidere sui rapporti internazionali e influenzare indirettamente anche l’esito delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti.
L’eventuale rappresaglia potrebbe inoltre aumentare la tensione in Medio Oriente, una regione già compromessa da conflitti e rivalità storiche. In questo scenario, le prossime settimane saranno cruciali: la comunità internazionale teme che una risposta militare iraniana possa portare a una pericolosa escalation. Coinvolgendo potenzialmente altre potenze e rischiando un conflitto su larga scala.
Il sostegno degli Stati Uniti a Israele e il messaggio della Casa Bianca
La Casa Bianca ha subito chiarito la propria posizione attraverso la portavoce Karen Jean-Pierre, dichiarando che se l’Iran decidesse di rispondere agli attacchi israeliani. Gli Stati Uniti si schiereranno a fianco di Israele, sostenendone la difesa.
“L’Iran non dovrebbe rispondere alla rappresaglia israeliana,” ha affermato Jean-Pierre, aggiungendo che qualsiasi azione aggressiva da parte di Teheran troverebbe una risposta congiunta da parte di Washington e di Tel Aviv.
Anche il Dipartimento di Stato ha espresso una posizione simile tramite il portavoce Matthew Miller. Sottolineando che “l’Iran non ha comunicato le sue intenzioni in merito a possibili azioni.” Tuttavia, la ferma dichiarazione della Casa Bianca sembra avere lo scopo di dissuadere l’Iran da qualunque atto che possa peggiorare ulteriormente la situazione.
L’obiettivo degli Stati Uniti appare chiaro: evitare un’escalation prima delle elezioni e mantenere la stabilità nella regione, scongiurando nuove crisi diplomatiche e militari.
La situazione resta tesa e incerta, con gli occhi del mondo puntati sugli sviluppi tra Israele e Iran e sugli Stati Uniti, pronti a intervenire per sostenere il loro alleato storico in caso di necessità.